lunedì 8 agosto 2011

2 Corinzi 13, 11-13

Perché il Dio trinitario sia in mezzo a noi e in ciascuno di noi dobbiamo tendere a realizzare quanto Paolo chiede ai Corinti:

> essere GIOIOSI (e non dei pessimisti musoni)
> tendere alla PERFEZIONE (e non adagiarci alla nostra mediocrità: non basta non odiare gli altri per essere cristiani: dobbiamo amarci reciprocamente, aldilà del fatto che l’altro ci dia motivo per amarlo, anzi, imparando ad amare anche quelli che ci fanno del male)
> INCORAGGIARCI a vicenda (perché tutti noi viviamo momenti difficili e questi momenti si superano con l’aiuto degli altri, sentendo che non siamo soli, che c’è qualcuno che tifa per noi)
> avendo gli STESSI SENTIMENTI, imparando a condividere gioie e sofferenze con gli altri, a non rimanere indifferenti rispetto a quello che gli altri vivono, così come una Madre e un Padre che non possono rimanere indifferenti rispetto alla gioia e alla sofferenza del figlio
> vivete in PACE: quanti litigi, quante divisioni, quanto orgoglio, superbia, invidia c’è tra di noi. Quanta chiusura nei confronti degli stranieri, quanto timore. Imparate a vivere in pace!

Solo allora il Dio dell’amore e della pace sarà con voi e la vostra vita ritroverà quella felicità a cui tutti aspiriamo, ma che troppo spesso cerchiamo nei modi e nei posti sbagliati.

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